Premio “Volontario dell'anno” 2015: ex aequo per Franco Spellani e Silvestro Montefalchesi


Finisce con un meritato ex aequo tra due "giganti" della solidarietà: 
Silvestro Montefalchesi "per l’esemplare dedizione e il quotidiano impegno in campo sociale che da anni presta a favore degli anziani e dei disabili della comunità Trevana " e Franco Spellani "per essersi  costantemente  messo a disposizione con passione, dedizione, conoscenze  e professionalità, della collettività Trevana." Due personaggi simbolo in città per il loro esemplare impegno in campi diversi, l'uno il sociale, l'altro la cultura, settori entrambi bisognosi della loro generosità quotidiana.

 

È stata una bella cerimonia per celebrare quanti si dedicano ai bisogni degli altri nella giornata internazionale del volontariato, condotta da Eleonora Baliani, l'iniziativa ha visto la partecipazione della Presidente del Consiglio regionale umbro Donatella Porzi; con lei il Sindaco della città Bernardino Sperandio, l'assessore alle politiche sociali Roberto Venturini e il responsabile del servizio Rediano Busciantella, la dirigente scolastica Simona Perugini e il priore di Trevi Don Oreste Baraffa.

 

Due anche le menzioni  speciali:
all’insegnante Antonella Bartoli docente dell’Istituto “T. Valenti” di Trevi per la dedizione e l’attenzione a tutte le iniziative organizzate dalla scuola sul territorio e a Veronica Martani per l'infaticabile impegno in favore dei più bisognosi.

 

Per la sezione del Premio riservata alla scuola “DARE UNA MANO COLORA LA VITA” i vincitori sono stati Lorenc Babaj della classe 5^ scuola primaria dell’Istituto “T. Valenti” per "l’impegno nel trasmettere ai compagni i valori di rispetto, educazione e tolleranza verso il prossimo" e Annalisa Gaudenzi anche lei classe 5^ della primaria, per "l’animo gentile, generoso e disponibile dimostrato verso tutti i compagni."

 

Menzione speciale per le classi 4^A e 4^B della scuola primaria di Trevi, per il loro libro di carta intitolato “Look and learn # Guarda e impara”, a voler significare che la solidarietà si impara vivendola.